LO SPORT OLTRE GLI STEREOTIPI

LO SPORT OLTRE GLI STEREOTIPI

Il calcio è per i maschi, lo skateboard si fa solo in periferia, la boxe è uno sport violento. Anche il più arguto di noi ha creduto a queste tre affermazioni pur riconoscendo la loro assoluta falsità.

opere per riflettere

Il progetto Stereotipata-mente nasce dalla collaborazione tra IED Milano e l’Associazione Libere Sinergie per puntare il dito verso gli stereotipi che contaminano il mondo sportivo alzando muri e pregiudizi inutili. Attraverso Artisti e Designer, gli oggetti simbolo di questi 3 sport diventeranno opere uniche per lanciare messaggi di denuncia, riflessione e cambiamento sociale e umano.

LO SKATE NON è UNO SPORT PER RICCHI.

Nelle nostre città dominate dagli sfavillanti monumenti del centro storico vi è sempre poco spazio per questo sport che per molti diventa stile di vita. Quando dei ragazzi con le loro tavole decidono di praticarlo nelle piazze è subito rabbia, paura e sgomento.

Lo Skateboard trova invece spazio fertile nelle nostre meno addobbate periferie che da sempre lo accolgono e lo comprendono. Questo nel tempo ha generato lo stereotipo di sport per gente “povera” che non può permettersi costose palestre o personal trainer.

Attraverso gli artisti, gli skateboard si trasformano in opere che parlano degli enormi divari che ancora oggi il mondo vive, centro e periferia, ricchezza e povertà.

Il PALLONE è mio e decido io.

Il calcio è da sempre lo stadio degli stereotipi di genere. Negli ultimi anni si è fatto molto ma ancora non si riesce ad uniformare il calcio maschile a quello femminile. Non per prestanza fisica o categoria ma per puro pregiudizio. L’omosessualità e l’orientamento sessuale sembrano dominare il campo. Nella categoria maschile essere gay sembra quasi essere vietato mentre nel femminile se non si è lesbiche sembra non si possa scendere in campo con talento. 

Il pallone, l’oggetto primario di ogni sport, grazie agli artisti diventa veicolo per comunicare proprio questi stereotipi di genere.

LA VIOLENZA NON è MAI TROPPA.

Il lato violento della boxe è visibile a tutti ma in pochi sanno che questo è uno degli sport che richiede più ragionamento al mondo. I guantoni da boxe diventano un veicolo ideale per messaggi che possano esporre lo stereotipo che questo sport si porta dietro e far capire che i pugni senza il cervello servono a poco.

L’oggetto ideale per parlare di violenza di genere, di reazione sociale che, anche quando appare violenta, spesso è stata ragionata con cura per sopravvivere in quel ring che chiamiamo vita.